Dicembre 2024, BTC supera i 100.000 USD
   Nota di fine anno
 
100.000$ -- ATTENZIONE!
Bitcoin è una truffa
 
Vediamo di definire una volta per tutte: se credi a quanto sottoriportato bene, se non ci credi bene lo stesso, l'Ordine Naturale del Creato interviene nella Storia dell'umanità com'è sempre stato e per sempre sarà. Se guardi la TV e leggi i giornali finanziati dalla mafia, e ci credi, allora sei fra quelli che non sanno, altrimenti sei cosciente della Legge che nella natura è ordinata alla creatura umana (in economia spiegata dalla Scuola Austriaca; marxisti e keyensiani non hanno la possibilità di sapere). Sia come sia, che tu viva nella Realtà o meno, Bitcoin procederà in ciò per cui è stato inventato.
 
Il ritornello ormai lo conosciamo, la manovalanza degli adoratori di lucifero (inciso: quelli che hanno occupato abusivamente la Venetia nel 1866 - ndt) lo ripete sempre uguale a pappagallo, allorché BTC ha richiesto 100 dollari, poi ancora a 1000, e di nuovo a 10.000, immancabilmente ora a 100.000; e la ripeteranno sempre uguale quando 1 Bitcoin arriverà a esigere un milione per essere acquisito (a 10 milioni di dollari no, perché le banche centrali smetteranno di stampare carta inutile molto prima di raggiungere una tale capitalizzazione*): "Fidati, noi lo sappiamo e parliamo per il tuo bene, Bitcoin non ha alcun valore (la ristampa a tiratura indefinita dell'autografo di Mario Draghi, sì): Bitcoin è usato dai criminali (la valuta Fiat, no); è uno schema Ponzi (ciò che facciamo noi, no); Bitcoin consuma energia e minaccia Gaia il pianeta che vive (noi e le nostre banche, no); le truffe sono sempre in agguato in Bitcoin (in Fiat, no); hai bisogno di noi benefattori statali per sopravvivere, con le indispensabili garanzie che solo noi possiamo offrirti; attento a seguire strade pericolose; come sta la famiglia? auguriamoci che non abbia incidenti..." ecc. ecc. ecc.
 
 
Se credi a panzane di questo tenore, beato te, credici e resta nel tuo brodo. I "tuoi soldi" in banca (che non sono né soldi, né tuoi, tanto meno sono nella banca di tua proprietà e sotto il tuo controllo) continueranno a perdere valore contro beni e servizi indefinitamente (o meglio finché non varranno più una cicca), perché sono programmati proprio a questo scopo: rendere arduo, se non impossibile per la massima parte di popolazione produttiva, il risparmio del buon padre di famiglia (la virtù, espressa in termini economici) e agevole l'asservimento di chi viene costretto a rincorrere vita-natural-durante l'estinzione di un debito che non ha contratto, somministrato a piccole ma infinite dosi di inflazione ben calibrata ("necessaria al benessere generale" secondo i fuffakeynesiani) e coglionigli fuori dal cilindro della riserva frazionaria.
 
 
 
 
Per loro sconcerto, Bitcoin è inarrestabile e incensurabile.
La proprietà incondizionata ed esclusiva di chiavi crittografiche è diritto umano inalienabile. Essa coincide con la disponibilità esclusiva del pensiero, insondabile, in capo a ogni individuo. Gli sforzi regolatòri su BTC sono quindi, oltre che immorali, perfettamente insensati e inconcludenti, nella frenetica attività dei legislatori democratisti. È semplicemente idiotico pensare di decretare il sorgere del sole da ovest o lo scorrere dell'acqua dei fiumi in salita o, appunto, fantasticare di far funzionare Bitcoin a proprio piacimento. Bitcoin è nato proprio per rendere inutili tali farneticazioni a sovranità popolare o autocratica.
 
 
Bitcoin continuerà a esistere laddove esisteranno esseri umani ancora in vita, distruggerà tutte le banche centrali del pianeta, separerà il denaro dallo Stato come previsto dalla Legge e porrà fine alla schiavitù messa in atto con la stampa di denaro falso iniziata 100 anni fa (ufficializzata definitivamente nel 1971). Non sarà più possibile per alcuni decidere di stampare carta (o per meglio dire oggigiorno: registrare una cifra su un foglio di calcolo elettronico) a capriccio, per soddisfare la sua (e dei suoi elettori) bramosia di potere, comprare Governi, muovere risorse altrui, saccheggiare, impedire produzione e distribuzione di ricchezza (vera) e risparmio (vero), promuovere guerre e finanziare l'industria degli armamenti a queste necessari. Se fossero obbligati a sborsare oro o Bitcoin per finanziare le guerre, come facevano i nobil-òmeni veneti prima della Rivoluzione aprendo il proprio borsello, non potrebbero darsi a tali eroiche imprese, almeno non nella misura raggiunta nel secolo delle guerre mondiali, la prima delle quali scatenata cento anni fa dalle potenze democratiste (ergo sataniche) appunto per raggiungere lo scopo oggetto di questa nota, cioè il monopolio dell'emissione arbitraria di pseudomoneta (in termini giuridici: truffa, estorsione, falso ideologico, abuso di autorità -ancorché pseudo tale anche quella- e innumerevoli altri capi d'accusa adducibili).
 
Nella Repubblica Popolare Cinese i burocrati comunisti si sono accorti che i (sette) provvedimenti di "proibizione" presi in passato contro Bitcoin non servono a un tubo e potrebbero iniziare a fare riserve in BTC dal 2025. Putin ha detto che Bitcoin è inarrestabile e incensurabile (ha scoperto l'acqua calda); in USA si parla di riserve, sia federali che statali, a fianco dell'oro; fra i Governi di El Salvador (dove BTC è a corso legale) e Argentina si stringono accordi (in Argentina semplicemente è stato -grazie a Dio- abolito il corso legale di qualsivoglia valuta e la banca centrale verrà chiusa, nei programmi del Presidente Milei). Commento ponderato: chissenefrega. Tutto ciò per Bitcoin conta come il due di picche a briscola. Bitcoin tira dritto. Bitcoin è nato per restituire la disponibilità del denaro ai soggetti di diritto (i proprietari) e toglierlo (o meglio togliere la possibilità di spacciare la sua versione farlocca) ai ladri, schiavisti e assassini appena sopra menzionati. Che la Sinistra voglia o non voglia, che alla Destra piaccia o non piaccia, che se ne parli o che non se ne parli, che si regolamenti o meno, che si legiferi o si delegiferi, la Block Chain dell'oro digitale continuerà a registrare transazioni finché esisterà energia nell'universo da imbrigliare e certificare per via informatica. Bitcoin è nato per mettere fine all'arbitrio del potere abusivo in àmbito monetario e lo farà, piaccia o non piaccia. Il dollaro USD sta per perdere il suo primato, i BRICS con la loro moneta sono una barzelletta già superata. L' Europa che fu, è sotto accanimento terapeutico. La fine dei falsari che si spacciano per "autorità" è nell'ordine di natura, come il sole che sorge ogni mattina. Non possono fare con Bitcoin ciò che sono riusciti a fare con l'oro per i loro scopi. Già in questo momento, né uno né dieci milioni di dollari per ogni Bitcoin sono ancora sufficienti per rappresentare la scarsità del conio in circolazione (quasi 20 milioni di unità BTC, cioè il 95% del totale previsto dal protocollo, meno ciò che è andato perso - forse circa 4 milioni - il resto entrerà in circolazione nei prossimi 100 anni). Quando ci sarà lo stravolgimento dipenderà solo dal grado di consapevolezza di 8 miliardi di individui. Se un individuo diventa consapevole del potere di cui dispone per affrancarsi dalla schiavitù, tramite un semplice atto della sua volontà e un clic, attiva un portafogli e lo usa, legittimamente e senza bisogno di intermediazioni, approvazioni o permessi da chichessìa. Quando a decidere di farlo sarà una massa critica di persone, la finanza ideologica verrà spazzata all'istante.
 
Non si affanni invano il legislatore: nessuno può fare nulla per evitare la fine di un'epoca durata fin troppo per la sopportazione umana.
 
 
 
 
(*) Un modo più corretto per misurare il valore effettivo di Bitcoin è liberarsi dalle incrostazioni depositate nel cervello dalla scuola di Stato e confrontare BTC con un bene reale adatto allo scopo, come ad esempio l'oro, storicamente relativamente stabile nei secoli e rappresentativo di ogni altro valore sul mercato. Il fatto che il "prezzo" dell'oro allo scolaro educato sembri "aumentare" vertiginosamente e in termini assoluti, cosicché oggi ci vogliano oltre 2700 dollari per oncia e non più 40 come quando era possibile la conversione nominale -una moneta da 40$ del peso di un'oncia-, mostra l'entità della truffa celata scaltramente dietro alla moneta Fiat, non tanto che l'oro valga di più - un'oncia (1) vale sempre on'oncia (1) da rapportare a beni e servizi reali secondo per secondo (questo è il mercato) e con un'oncia oggi compri lo stesso tipo e quantità di beni di cent'anni fa, 20-30% più o 20-30% meno, non 7000% di differenza, quanto ha perso la valuta ideologica, perché l'oro in circolazione per misurare la ricchezza è grossomodo sempre lo stesso. Allo stesso modo 1 Bitcoin vale 1 Bitcoin -o 100.000.000 di Sats- né più né meno). Ben poco oro, e a costi di estrazione sempre più alti, può essere aggiunto a quello disponibile, e zero assoluto, a costi di estrazione sempre più alti per la parte che resta ancora da distribuire, può essere aggiunto ai 21 milioni di Bitcoin (la matematica non è opinione, come la "legge" dei parlamentaristi - per quanto riguarda certi calcoli del costo della vita reperibili su internet "aggiustati per l'inflazione", sappi che sono tutti falsi, diffusi dalla manovalanza dei soliti noti, e lo spazio qui non consente di spiegare perché in dettaglio, comunque pallotoliere alla mano, una casa da 6000$ dell'epoca oggi vuole 450.000$ ideologici, ma se il nonno ti avesse lasciato gli stessi 6000$/oro, potresti ottenere in cambio una casa della stessa classe e dimensione). L'oro è relativamente scarso e ha buone ma vulnerabili caratteristiche come moneta, Bitcoin assolutamente scarso, non sequestrabile, non censurabile, infinitamente frazionabile, verificabile, trasportabile in decimi di secondo e a costo insignificante in qualunque parte del mondo, stoccabile a costo zero e non manipolabile. Per combinazione, proprio in questi giorni in cui ha reclamato i 100.000 opinabili e cosiddetti dollari, Bitcoin ha avvicinato anche le 40 once in oro per ogni unità, ennesimo nuovo record, puntando verso le 100-130 once durante il corrente ciclo; questo è un valore tangibile e utile alla misura del valore degli scambi, non certo la pila di centomila o milioni o miliardi di rettangolini di carta imbrattata.
 
L'autore di questa traduzione non possiede alcun Bitcoin.
Purtroppo